Entusiasma i turisti e i visitatori, ma la manifestazione che gli allevatori di Pinzolo e della Val Rendena, riprendendo
la tradizione della storica mostra mercato che per sessant'anni ha rappresentato il momento culminante
dell'annata agricola, dedicano a fine estate alle bovine di razza Rendena ha un significato che, oltre il fascino della "parata" folkloristica,
interpreta la dedizione di una comunità nei confronti di un presidio zootecnico che è simbolo dell'identità di questo territorio.
Una dedizione che si è fatta vocazione, cura e amore verso una razza ed una tipologia di allevamento che è diventata una “nicchia” preziosa e dalla riconosciuta eccellenza tra le realtà zootecniche dell'intero arco alpino. A rafforzare tale vocazione, e questo è davvero un confortante segnale sulla possibilità di tenuta della migliore zootecnia di montagna, ci sono due fattori: da una parte la continua ricerca volta al miglioramento genetico della Rendena, dall'altra il protagonismo di una nuova generazione di giovani.
I risultati si vedono, e proprio questa manifestazione lo dimostra, mettendo in campo una sempre maggiore qualità degli animali.
Devo dunque complimentarmi con gli allevatori rendenesi, e ringraziarli per ciò che fanno a beneficio non solo della propria comunità
ma di tutto il Trentino. Il loro lavoro e i loro sacrifici rendono onore ad una terra che orgogliosamente non vuole rinunciare a ciò che
di meglio sa esprimere.